IMG_7137A partire dall’8 e 15 ottobre, da ormai più di due mesi, la nostra vita d’ufficio è più giovane, spensierata, internazionale che mai.

L’arrivo di Sophie Miller-Molloy ed Amy Rose Flynn dal Regno Unito  ha letteralmente scardinato le nostre abitudini e routine, mostrandoci nuovi modi di vedere e affrontare una traduzione, una difficoltà, un problema. Non è semplice spiegare il significato di una frase, di una mentalità e una cultura tanto distanti dalle loro, e allo stesso tempo è incredibile constatare quanto siamo affini nella visione cosmopolita, plurilingue e globale che ci contraddistingue. IMG_6967È innegabile che questo incontro-scontro sia di difficile gestione a volte, soprattutto per le nostre ragazze, costrette a entrare in un mondo fatto di procedure cristallizzate entro le quali tradurre e comunicare parole – per loro natura, dinamiche e mutevoli –, dove la minima ambiguità può generare incomprensioni. Allo stesso tempo, però, la stessa ambiguità può veicolare momenti di estrema ilarità; a tale proposito, mi vengono in mente i puns o giochi di parole che inventano ogni giorno con la complicità dei nostri colleghi Umberto Pavano e Riccardo Brioschi, indiscussi campioni al riguardo.

Sophie ed Amy hanno dimostrato di sapersi ambientare e integrare in modo estremamente naturale, e questo è già sufficiente a ripagarci di ogni fatica. Per non parlare di quello che ci insegnano. Sin dal loro arrivo, le nostre ragazze hanno adottato adv-englishun sistema di scambio di opinioni e informazioni linguistiche fatto di discussioni, traduzioni e revisioni reciproche, collaborazione side by side per la rilettura, il commento o l’adattamento di un testo. Sedute una accanto all’altra – magari accompagnate da un tipico tè inglese – intavolano vere e proprie sessioni in lingua – meravigliosa da ascoltare – fatte di confronto e scambio, allo scopo di migliorare il loro rendimento individuale. Tipicamente anglosassone e strettamente legato alla didattica, l’approccio cooperativo intende rafforzare le abilità cognitive e sociali del singolo attraverso le attività di gruppo e si discosta profondamente da quanto siamo abituati a fare in Italia, costretti a un apprendimento individuale e competitivo che diffida delle potenzialità del gruppo, con tutti i rischi legati all’autoreferenzialità che questo sistema può alimentare nel tempo e nella cultura.

IMG_7766Ecco allora che, da poco più di due mesi a questa parte, Eurologos Milano è più giovane, spensierata, internazionale e collaborativa che mai. Grazie di cuore, Amy e Sophie, per averci contagiato con il vostro stile, per la musica che ci avete regalato in queste settimane e per le lezioni di inglese che avete preparato ogni mercoledì o giovedì per lo staff di VM6!In attesa di riavervi con noi nel nuovo anno, vi auguriamo Merry Christmas and Happy New Year.

 

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