Porto – European Best Destination 2014 from Atmos Aerial Filming on Vimeo.
In principio, la mia scelta di studiare portoghese fu prettamente strumentale. L’idea era stata infatti quella di differenziare e appronfondire le mie conoscenze linguistiche nella sfera delle lingue romanze (francese e portoghese) e in quella delle lingue germaniche (tedesco e inglese). La lingua e la cultura portoghesi mi erano quasi totalmente sconosciute, mentre le primissime settimane di lezione aspettavamo la nuova docente a contratto dal Portogallo.
Quando entrai in classe la prima volta, compresi però di aver fatto la cosa giusta. Del resto, quella era l’epoca d’oro di Vanessa Castagna (lingua e linguistica portoghese), Giampaolo Tonini (traduzione PT>IT), Salvador Pippa (interpretazione consecutiva PT>IT) ed Enrico Varesco (interpretazione simultanea PT>IT), docenti preparatissimi e innamorati della lingua che insegnavano. E quella passione ha conquistato me come tutti i miei compagni di corso, accomunati ancor oggi da quel bellissimo percorso di studi costellato di dettati ortografici, quesiti grammaticali da un milione di dollari e viaggi all’estero per poter mettere in pratica la lingua di un paese così lontano.
Bastò un viaggio in Portogallo, destinazione Coimbra – sua città universitaria per eccellenza – ad accorciare le distanze e far sì che aprissi gli occhi sulla bellezza non solo della lingua, ma anche del suo luogo di origine. Fu così che vidi la “veneziana” Aveiro e la ventosa Nazaré affacciate sull’Oceano Atlantico, la città di Oporto – con le sue famose cantine e l’indelebile fascino decadente – sulle rive del fiume Douro e l’affascinante Viseu, più all’interno rispetto alla costa. Fu quindi la volta della Serra da Estrela – il maggior gruppo montuoso del Paese – e di Évora, nell’Alentejo (Portogallo centro-meridionale). Indimenticabile anche il tour nel nord per vedere il Palácio de Mateus nei pressi di Vila Real, la meravigliosa scalinata barocca del santuario di Bom Jesus a Braga e Guimarães, “o berço de Portugal”, dove nacque l’attuale Portogallo per mano di Alfonso I il Conquistatore, suo primo re (1139 d.C.). Per non parlare di luoghi suggestivi come Tomar e il suo Convento dell’Ordine di Cristo, Leiria e la sua vista dall’alto, nonché dell’imponente Monastero di Batalha, uno dei gioielli del Patrimonio Unesco in Portogallo, costruito tra il XIV e il XVI secolo. E come non elencare le attrazioni della magica Lisbona?! Tra queste, il quartiere di Belém con il magnifico Monastero dos Jerónimos, l’Alfama e il suo fado, l’abbraccio al fiume Tago della Praça do Comércio o Terreiro do Paço (Piazza del palazzo), il castello di San Giorgio a guardia della città, l’ascensore di Santa Giusta a regolarne i dislivelli, i numerosi belvedere, il Convento do Carmo con la sua chiesa gotica scoperchiata dal terremoto del 1755, il moderno Parque das Nações, nato dallo spazio di Expo 1998… E non lontani dalla capitale, i colori bizzarri del Palácio da Pena di Sintra, a ricordare le magiche architetture di Neuschwanstein, in Baviera, e il settecentesco Palazzo Nazionale di Queluz, altrimenti noto come la “Versailles del Portogallo”.
Ecco che lo studio del portoghese non poteva che diventare amore per questa lingua, “a bela língua”, e la sua cultura. Un secondo e un terzo viaggio di studio hanno suggellato questo legame, oggi tenuto vivo – nonostante la distanza – dal continuo lavoro di traduzione e revisione di testi presso Eurologos Milano. Ed ecco che i temi della variante geolinguistica e della riforma ortografica di Portogallo e Brasile come pure le differenze lessicali e di pronuncia che tanto caratterizzano l’una o l’altra variante rispetto alla sorella (per non parlare del portoghese parlato negli altri paesi della CPLP – Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese) tornano in tutta la loro attualità. Impossibile affrontare tutto questo in un articolo così estivo e leggero, in cui mi limiterò a elencare alcune espressioni (più e meno formali) in portoghese europeo, ma di sicuro interesse per gli appassionati del mondo lusofono.
Viva, quindi, il Portogallo Campione d’Europa 2016, gli azulejos, il Gallo di Barcelos, il vino Porto, il tram 28, il baccalà in tutte le salse, la ginjinha, i Madredeus, i viaggi in pullman, i pastéis de nata, Tabucchi, le calçadas (tipici marciapiedi) dai ciottoli bianchi e neri, Saramago, l’amore di Pietro I e Inés de Castro, lo stile manuelino di chiese e conventi, il Marchese di Pombal, le esplorazioni geografiche, Camões, il sebastianismo, la saudade… Cosa aspettate a visitarlo?
ESPRESSIONI GENERICHE
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Bem-vindo
Bem-vinda Bem-vindos |
Benvenuto/a/i |
Olá | Salve/ciao (saluto generico) |
Bom dia
Boa tarde Boa noite |
Buongiorno
Buon pomeriggio, buonasera Buonasera, buona notte |
Adeus
Tchau Até logo Até breve |
Arrivederci/ciao/a presto |
Como está?
Como estás?/Tudo bem? |
Come sta?
Come stai?
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Estou bem, obrigado(a). E o senhor/a senhora?
Bem, obrigado. E tu? |
Sto bene, grazie, e lei?
Bene, grazie, e tu? |
Como se chama?
Como te chamas? |
Come si chiama?
Come ti chiami? |
Chamo-me
Eu chamo-me |
Mi chiamo |
É de onde?
És de onde?/De onde és? |
Di dov’è?
Di dove sei? |
Venho de/Sou de | Vengo da/sono di |
Prazer Prazer em conhecê-lo (maschile) Prazer em conhecê-la (femminile) Prazer em conhecê-los (plurale) Prazer em conhecê-las (plurale femminile) |
Piacere (di conoscerla)
Piacere (di conoscerti) |
Boa sorte! | Buona fortuna |
Viva!
Saúde! Tchim-tchim! |
Alla salute!/Cin cin! |
Bom apetite! | Buon appetito! |
Boa viagem! | Buon viaggio! |
Não sei | Non lo so |
Percebe? | Capisce? |
Não compreendo
Não percebo |
Non capisco |
Fale mais devagar | Può parlare più lentamente? |
Pode repetir isso, por favor? | Può ripetere? |
Fala inglês?
Falas inglês? |
Parla inglese?
Parli inglese? |
Fala português?
Falas português? |
Parla portoghese?
Parli portoghese? |
Sim, um pouco | Sì, un po’ |
Como se diz … em português?
Como é que se diz … em português? |
Come si dice … in portoghese? |
Com licença! Desculpe! Perdão! Desculpa |
Scusi
Scusa |
Não faz mal | Non importa |
Quanto custa?
Quanto custa isto? |
Quanto costa? |
Obrigado/a Muito agradecido/a |
Grazie |
Fixe! | Cool! |
TRASPORTI E INDICAZIONI STRADALI
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Queria dois bilhetes, por favor | Vorrei due biglietti |
Onde fica a paragem de autocarro mais próxima? | Dov’è la fermata dell’autobus più vicina? |
A que horas parte o comboio/o autocarro? | A che ora parte il treno/il pullman? |
Bom dia/Boa tarde, preciso ir para o Rossio | Buongiorno/buonasera, mi può portare al Rossio? |
Bom dia, o senhor/a senhora sabe onde posso encontrar o banco mais próximo daqui? | Buongiorno, mi sa dire dove posso trovare la banca più vicina? |
Com certeza. Continue sempre em frente e vire na primeira rua à direita/esquerda | Certo, continui sempre dritto e giri alla prima a destra/sinistra |
AL RISTORANTE E IN HOTEL
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Pequeno almoço/Almoço/Jantar | Colazione/pranzo/cena |
Queria reservar uma mesa para quatro pessoas para hoje/amanhã à noite | Vorrei prenotare un tavolo per quattro persone per stasera/domani sera |
Um copo/Uma garrafa de… | Un bicchiere/una bottiglia di… |
Água/cerveja/vinho tinto/vinho branco/ginjinha | … acqua/birra/vino rosso/vino bianco/una ginjinha (liquore all’amarena) |
Queria um café (uma bica)/um pingado
Queria um pastel de nata (de Belém) |
Vorrei un caffè/caffè macchiato
Vorrei un pastel de nata (di Belém) |
Queria a conta, se faz favor. | Il conto, per favore |
Quarto | Camera |
Cama individual/cama de casal | Letto singolo/letto matrimoniale |
Casa de banho | Bagno |