Sono passati già otto anni da quando, nel 2008, abbiamo aperto una sede Eurologos a Shanghai e anche quest’anno, come di consueto, siamo andati a trovare i nostri colleghi.

Trascorrere qualche giorno insieme a loro, almeno una volta all’anno, è per noi un momento fondamentale in cui condividere strategie, approfondire i problemi e le novità del nostro settore, scambiarci opinioni sull’approccio ai nuovi Clienti o semplicemente passare qualche ora di relax insieme. Nonostante l’enorme distanza che ci separa, lavoriamo fianco a fianco quasi ogni giorno, condividendo progetti di traduzione e localizzazione relativi ai settori più svariati; ma diciamoci la verità: incontrarci faccia a faccia è tutta un’altra storia!

Il team di Eurologos Shanghai al completo e qualche scimmia sullo sfondo, le vere protagoniste del prossimo anno cinese, che inizierà quando da noi sarà il 22 gennaio. Sarà l’Anno della Scimmia, un animale simbolo di apertura, tolleranza e innovazione, che porta con sé la promessa di grandi cambiamenti estremamente positivi. Cosa volete di più?

Nonostante le difficoltà di un mercato, come quello cinese, molto competitivo e in rapida crescita, il team di Eurologos Shanghai sta lavorando al meglio per dare continuità al lavoro quotidiano. Un ambiente lavorativo affiatato e coeso, in cui Tina Yuan, la direttrice dell’ufficio, lavora instancabilmente allo sviluppo commerciale e all’ampliamento e la diversificazione dei servizi linguistici e grafici erogati, curando la qualità dei risultati, senza trascurare un aspetto fondamentale: il team building.
Guidati da Tina e da Giacomo Lotti, nostro partner, abbiamo scoperto un team pieno di passione e dedizione, fatto di ragazzi capaci di aiutarsi tra loro e scambiarsi i ruoli, che si fidano gli uni degli altri e non perdono mai l’entusiasmo.
Il team è formato da tre project manager, due traduttori in-house, una responsabile amministrativa e un grafico. Sopra di loro, il sapiente lavoro di supervisione di Tina e Giacomo, due veri portenti, che aspettiamo presto in Italia per passare un po’ di tempo insieme e ricambiare l’ospitalità. Li potete conoscere qui!

Giacomo Lotti, Matteo Fiorini ed Enrica Viola e anche qui una scimmia sullo sfondo…
Enrica Viola nel suo ristorante preferito, la catena taiwanese Din Tai Fung, specializzata in una varietà infinita di ravioli cinesi. Una fermata qui (almeno una) è obbligatoria in ogni viaggio!

Tra una riunione e un appuntamento di lavoro, i pochi giorni a Shanghai passano in fretta, scanditi da pranzi e cene veramente bizzarri. La cucina orientale è ogni volta sorprendente per varietà, contaminazioni, presenza di ingredienti sconosciuti, regionalismi inaspettati. Bisogna certamente avere una buona dose di curiosità e… coraggio: in effetti, capita di trovarsi davanti a portate lontane anni luce dal nostro concetto di gusto ed estetica culinaria. Eccone un assaggio.

La maggior parte delle pietanze variano tra il “buonissimo” e lo “squisito” e fanno venire una voglia matta di replicarli in Italia. Enrica, per esempio, è tornata a casa con una hot pot, la pentola speciale usata per realizzare la cosiddetta “fondue cinese”: una degustazione di varietà di carni e verdure stufate, tipiche dell’est asiatico. La pentola riempita di brodo, più o meno piccante, viene posizionata a centro della tavola mentre un fornello assicura una lieve bollitura che consente ai commensali di immergere i vari ingredienti. Il cibo, posizionato al centro della tavola, contribuisce a creare quell’atmosfera di condivisione e convivialità tipica dei pranzi e delle cene cinesi, uno spirito unico che rende l’esperienza culinaria di questo paese veramente imperdibile.

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