“I/O, letteralmente Input/Output, lo si vede sul retro di molte apparecchiature elettroniche e mi ha fatto venire in mente alcune idee sulle cose che mettiamo dentro e tiriamo fuori da noi stessi. Questo è stato il punto di partenza del tentativo di parlare dell’interconnessione di tutto”. Così Peter Gabriel introduce il concetto del suo decimo album da solista, un capolavoro assoluto! L’ex Genesis, alla veneranda età di 73 anni, ha concepito un’idea complessa, ma creativamente davvero sorprendente in più direzioni.

Le modalità di uscita del disco 

A partire dal 6 gennaio 2023, l’artista inglese ha pubblicato un nuovo singolo ogni luna piena, prevedendo di culminare con l’uscita dell’album completo alla fine dell’anno. Dodici tracce, quindi, una al mese (la decima canzone “This is Home” è uscita oggi venerdì 29 settembre, in occasione della Luna del Raccolto: qui la consueta presentazione di Peter Gabriel della nuova canzone) e sempre in due versioni, “Bright-Side” e “Dark-Side” Mix, per omaggiare il Mark “Spike” Stent che Tchad Blake che hanno contribuito alla registrazione e al mixaggio di ogni canzone. Inoltre, a ogni singolo è abbinata un’opera d’arte, ogni volta di un artista diverso.

Il tour 

Partito lo scorso maggio da Cracovia e atterrato subito in Italia, prima all’Arena di Verona (noi c’eravamo!) e il 21 a Milano, l’I/O Tour è l’apoteosi. Dalla scelta coraggiosa di inserire gran parte dei pezzi del nuovo disco non ancora pubblicati – ma nonostante questo con la capacità di renderli al primo ascolto dei grandi classici – agli arrangiamenti innovativi studiati con una band di nove elementi, fino alla scenografia, dominata da un grande schermo circolare con pannelli semoventi che proiettano le immagini delle opere artistiche associate alle nuove canzoni, contrasti cromatici, schizzi di colore, tutto contribuisce ad assistere a una vera e propria opera d’arte live. Ancora una volta, Peter Gabriel si supera, sta sopra. È un artista capace di viaggi sorprendenti che ci portano a riflettere sui grandi temi della nostra esistenza: scienza e tecnologia, compassione e solidarietà, comunicazione e scambio tra noi esseri umani, fino alla necessità d’intervenire per salvaguardare il nostro pianeta.

Il concept  

Gabriel prova a perlustrare quelle aree di interconnessione tra le persone, dove l’uomo e l’umanità non si immaginano come “isole indipendenti” ma parte di un tutto, uno spazio Panopticom (questo il titolo del primo singolo dell’album), dove le persone che hanno una visione simile della vita e delle cose che ci circondano possono mettersi in contatto fra loro, in modo da permettere al mondo di vedere meglio se stesso e di comprendere meglio ciò che sta realmente accadendo. Dice a tal proposito: “Invecchiando probabilmente non sono diventato più intelligente, ma ho imparato alcune cose, per esempio trovo molto sensato il concetto per cui siamo parte di un tutto. Se riusciamo a vederci come individui collegati, pur sempre disordinati, ma appartenenti a un insieme, allora forse c’è qualcosa da imparare?”.

La musica  

Già nel settembre 2021, Gabriel iniziò a registrare il primo materiale per I/O nei suoi Real World Studios, insieme ai fidati compagni di viaggio di una vita: il batterista Manu Katché, il bassista Tony Levin e il chitarrista David Rhodes. Anche Brian Eno ha giocato un ruolo importante, contribuendo alla produzione e alla programmazione ritmica di gran parte dell’album. A questi mostri sacri si sono aggiunti giovani talenti, tra cui la figlia Melanie, la meravigliosa violoncellista Ayanna Witter-Johnson e il trombettista jazz Josh Shpak. Il livello musicale è altissimo, quasi impeccabile, il timbro molto riconoscibile, il viaggio sonoro alterna vigore a lunghe melodie intime e magnetiche. E già che ci siete, guardatevi anche i video sul suo canale YouTube!

“Parte di ciò di cui sto scrivendo questa volta è l’idea che sembriamo incredibilmente capaci di distruggere il pianeta che ci ha dato i natali e che, a meno che non troviamo nuovi modi per riconnetterci alla natura e al mondo naturale, perderemo”. Buon ascolto a tutti e… Don’t Give Up!

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