L’Epifania cade il 6 gennaio, il 12 ° giorno dopo Natale e commemora il giorno in cui la stella condusse i tre Re Magi al bambino Gesù. Una tradizionale festa cristiana che però viene festeggiata diversamente a seconda delle chiese e delle tradizioni folkloristiche di ciascun Paese.

Spagna: la parata della Befana

In Spagna genitori e bambini sfilano sui marciapiedi cittadini per assistere alle processioni colorate che commemorano il viaggio che i tre Magi avrebbero compiuto per presentare i loro doni al bambino Gesù. L’Epifania è una festa molto sentita in Spagna e nei paesi dell’America Latina, dove i bambini scrivono lettere ai Magi alla vigilia della festa, chiedendo regali. I regali di Natale vengono quindi tradizionalmente offerti all’Epifania, riponendoli nelle scarpe che i bambini lasciano fuori durante la notte.

Nuotata vicino ad Atene – Photo Credits

Il bagno ghiacciato dei paesi ortodossi

In Grecia, Russia, Repubblica Ceca e Bulgaria, la tradizione del 6 gennaio è quella di spogliarsi e fare un bel bagno nei rispettivi fiumi glaciali! Una vera e propria benedizione delle acque, la cui tradizione continua anche nelle comunità ortodosse all’estero. I greci ortodossi di Melbourne ogni anno si fanno un bagno tutti insieme al Frankston Waterfront. La comunità greca a Melbourne è molto numerosa e l’anno scorso hanno partecipato al bagno festivo più di tremila persone! C’è da dire che in questo periodo dell’anno in Australia è estate, il che rende questa tradizione molto più semplice che per i loro compatrioti a casa.

Rosca de Reyes – Photo Credits

C’è chi festeggia con un dolce speciale

In Messico, le feste natalizie si concludono mangiando la Rosca de Reyes, un ciambellone che assomiglia a una corona, con una figurina nascosta all’interno per rappresentare il bisogno della sacra famiglia di nascondersi dal re Erode.

Anche in Francia l’Epifania si festeggia mangiando un dolce speciale che nasconde un piccolo personaggio. Si tratta della Galette du Roi e chi trova la figurina nascosta nella propria fetta verrà poi incoronato Re della giornata.

Falò a Caldogno (Vicenza) – Photo Credits

E in Italia?

Nelle regioni del Nord Est resiste la tradizione medioevale, risalente addirittura ad epoca pre-cristiana, di accendere dei grandi falò. Nei tempi antichi il falò rappresentava un saluto all’anno passato, bruciando quello che non era più necessario, e un augurio per un anno nuovo prosperoso. Apparentemente la direzione del fumo poteva dirla lunga sulle previsioni dell’anno venturo!

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