La normale traduzione di documenti è di per sé un processo complesso, ma la situazione si complica ulteriormente quando si adattano slogan, loghi e pubblicità ai mercati locali. Per il mercato globale, la traduzione si evolve e diventa più specializzata. Adattare il contenuto ai mercati locali si definisce localizzazione. Esiste poi la transcreazione, che spinge la traduzione oltre al livello della localizzazione. Si tratta di una combinazione di traduzione e creazione più focalizzata sulle connessioni emotive nelle diverse culture che sulla traduzione letterale. Abbiamo parlato in dettaglio della differenza tra traduzione e transcreazione qui.

Nella traduzione, la precisione e fedeltà all’originale sono un segno di qualità. Nella transcreazione tuttavia, il traduttore deve essere audace, originale e creativo prima che letterale. Almeno due persone sono coinvolte nella traduzione: il traduttore e il correttore di bozze. Nella transcreazione, si tratta addirittura di uno sforzo di squadra. I traduttori e i copywriter lavorano a  stretto contatto con il cliente per garantire che la traduzione aderisca al brief creativo del prodotto.

La localizzazione riguarda l’adattamento del contenuto o del prodotto a uno specifico mercato o locale e può includere quanto segue:

  • adattamento della grafica al pubblico di destinazione
  • modifica del contenuto per adattarlo alle abitudini e ai gusti di consumo dei mercati target
  • adattamento del layout e del design in modo che il testo tradotto sia mostrato correttamente
  • convertire le unità come le misure, di tempo e le valute
  • utilizzare i giusti formati per numeri di telefono, indirizzi e date
  • rispettare i requisiti legali e le normative locali
  • La localizzazione mira a dare al prodotto un aspetto locale, assicurando che trasmetta la sensazione di essere stato creato appositamente per quel Paese.

La transcreazione viene principalmente utilizzata da professionisti del marketing e copywriter pubblicitari. È il processo di adattamento di un messaggio specifico nelle lingue di destinazione senza modificare il contesto, il tono, lo stile e l’intento del messaggio originale. Il testo deve suscitare le stesse emozioni e comportare le stesse implicazioni in tutte le  lingue. Si tratta di un procedimento applicato a campagne pubblicitarie globali che necessitano di superare i confini della lingua e della cultura. La transcreazione non si limita solo al testo scritto, ma anche alle immagini che accompagnano le campagne pubblicitarie.

La transcreazione è più impegnativa perché il traduttore deve avere una conoscenza fluente e approfondita delle lingue di partenza e di arrivo, nonché una destrezza linguistica e concettuale. Deve quindi incarnare il ruolo di copywriter, che va oltre alla correttezza grammaticale. Il traduttore deve comprendere appieno il contesto del testo originale, che deve essere mantenuto assicurando che lo slogan o il messaggio pubblicitario siano localizzati correttamente. L’obiettivo è che la traduzione susciti la stessa reazione nel pubblico che l’originale.

Tradurre slogan, loghi e pubblicità

Gli slogan sono brevi testi creativi. Si basano spesso su giochi di parole e idiomi culturali, motivo per cui sono difficili da tradurre in altre lingue. È difficile trovare traduzioni dirette e riprodurre lo stesso significato in un’altra lingua rappresenta una grande sfida.

Il logo o il nome del marchio è la prima cosa che i consumatori vedono sugli scaffali dei negozi, così come su tutti i materiali del marketing e sul sito web. Adattare il prodotto al mercato globale non riguarda solo la lingua. È necessario infatti preoccuparsi di altri aspetti come l’utilizzo del colore, i numeri e le immagini.

I colori hanno significati che variano in base alla cultura locale. I colori possono essere associati a superstizioni, credenze religiose o inclinazioni politiche. Un buon esempio è Orange, una compagnia di telefonia mobile che opera in diversi paesi europei. Quando entrò nel mercato irlandaese dovette cambiare la sua campagna pubblicitaria perché il colore arancione indicava fedeltà alle cause lealiste e alla religione protestante.

Alcune culture attribuiscono significati molto diversi ai numeri. Negli Stati Uniti, il numero 13 è considerato sfortunato. Lo è anche in molte parti del mondo cristiano, essendo il 13 il numero che rappresenta Giuda Iscariota, il traditore di Gesù, che era il 13 ° ospite a sedere al tavolo durante l’Ultima Cena. In Giappone, Cina, Corea e altre aree in Asia dove ci sono grandi comunità cinesi, il numero 4 è un numero sfortunato perché la sua pronuncia suona come la parola morte.

Lo stesso discorso vale per le immagini, che notoriamente sono il memo di comunicazione più potente.

Rendere un marchio globale richiede una seria pianificazione strategica e decisioni attente. Per assicurare che i contenuti siano adattati culturalmente a ciascuna delle localizzazioni di destinazione è necessario considerare l’adattamento culturale e la traduzione o localizzazione / transcreazione.

Fonte: DayTranslation

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