In attesa della neve, gli appassionati di sci sono pronti a riappropriarsi di quel senso di libertà che questo sport porta con sé. Per solleticare la voglia di neve, vi trasportiamo nel mondo di “Afterglow”, valutato come uno dei cortometraggi sul mondo dello sci più immaginifici di sempre.

LA COLONNA SONORA

La colonna sonora, più azzeccata che mai, è opera delle First Aid Kit, due giovanissime sorelle svedesi. Johanna e Clara Söderberg, rispettivamente del 1990 e del 1993 e originarie di Enskede, sobborgo meridionale di Stoccolma, cominciarono a scrivere i loro primi brani nel 2007, ancora ragazzine. Lo stile musicale si ispira ad artisti folk contemporanei come i Fleet Foxes, il solco è quello dei mitici Jefferson Airplane e Fleetwood Mac, e le sonorità spaziano dal country all’indie lasciando spazio anche a musica molto più “leggera” e misurata, di facile ascolto.

“Stay Gold” è il terzo album in studio del gruppo musicale svedese First Aid Kit, pubblicato nel giugno 2014 dalla Columbia Records.

Nel disco “Stay Gold”, il loro terzo album discografico in studio, pubblicato nel 2014 (oggi siamo a cinque!), compare il brano “My Silver Lining”, scelta dalla Sweetgrass Productions, per questo riuscitissimo video su natura, sci e tecnologia. 

Can’t worry ‘bout what’s behind you / Non puoi preoccuparti di cosa c’è dietro di te

or what’s coming for you further up the road / o cosa ti aspetta più avanti lungo la strada

I try not to hold on to what is gone, / Cerco di non aggrapparmi a ciò che è andato,

I try to do right what is wrong  / Cerco di fare bene ciò che è sbagliato
I try to keep on keeping on. / Cerco di continuare ad andare avanti.

LE RIPRESE VIDEO

Per la realizzazione del video, la troupe è rimasta in Alaska per due settimane, ma è riuscita a filmare solo un paio di notti perché è stato molto complesso avere condizioni metereologiche adatte per le riprese.  

Il team ha lavorato per giorni fino a notte fonda a temperature gelide, mentre i due sciatori (Daron Rahlves e Chris Benchetler) si rannicchiavano in una grotta di neve in cima alla pista, aspettando l’occasione migliore per approcciare la discesa.  

Complessivamente, l’attrezzatura per l‘illuminazione e le riprese, pesava circa 4 tonnellate (diverse telecamere, un drone ottocottero, otto luci da 4.000 watt, più una serie di luci più piccole e di gelatine per aggiungere contrasto ed effetti “afterglow”). Quando possibile, trasportavano il materiale in elicottero, ma a volte veniva caricato su slitte e trasportato a mano.  

Il backstage delle riprese notturne di Afterglow

Nelle uniche due occasioni in cui tutto era perfetto, gli sciatori, equipaggiati con una speciale tuta a LED, hanno illuminato la notte con magnifiche evoluzioni freestyle. A fine lavoro, molti ragazzi addetti alle luci e alle riprese hanno passato la notte sul crinale per non rischiare una caduta di valanghe e, nella mattinata successiva, un elicottero li ha prelevati. “Non riesco nemmeno a spiegare quanto sia stata difficile l’intera faccenda”, ha dichiarato il regista, “ma ne è valsa sicuramente la pena!”. 

La versione completa di “Afterglow” dura 12 minuti ed è visualizzabile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=5ZCpEgbAQes  

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