Molti dei nostri clienti operano su scala internazionale e necessitano che i loro contenuti, sia a uso interno che esterno, siano tradotti in varie lingue. Qui a Eurologos-Milano siamo esperti in lingue rare e abituati a tradurre  testi estremamente tecnici, ma alcuni materiali sono più complessi rispetto ad altri per via del modo in cui sono scritti. La comprensibilità di un testo dipende dalla sua impostazione stilistica e sintattica, che può renderlo difficile da declinare in altre lingue se queste presentano costruzioni molto diverse.

Quindi come scrivere un documento in modo che sia facilmente traducibile in tutte le lingue? Ecco le domande da porsi per chi scrive contenuti aziendali per il mercato internazionale.

Vademecum per la scrittura global ready

Le frasi sono brevi e concise?

Per una comprensione fluida e traduzioni più semplici le frasi dovrebbero essere lunghe massimo 15-20 parole.

La sintassi utilizzata è semplice e lineare?

Soggetto, verbo e complemento oggetto. Una struttura completa, semplice e diretta. Attenzione ai troppi aggettivi e ai piccoli errori di punteggiatura che possono essere riportati nella traduzione.

 

È possibile spezzare le lunghe sequenze di sostantivi?

Si tratta di formule che possono creare confusione nel processo di traduzione, risultando in traduzioni mal interpretate o troppo letterali.

Ogni concetto è identificato da una sola parola?

I sinonimi possono risultare meno comprensibili quando riportati in altre lingue. Utilizzarli significa rallentare l’utilizzo della memoria di traduzione, che altrimenti identificherebbe subito il termine indicando al traduttore come viene tradotto abitualmente per quel cliente.

 

È presente dell’umorismo nel testo?

Le frasi ironiche o sarcastiche sono raramente traducibili in altre lingue e spesso non conservano il loro spirito. Inoltre, quello che è divertente in una lingua può essere offensivo in un’altra.

Le date, le misure e gli orari sono scritti in maniera chiara?

Saranno incluse delle equivalenze? Il 7/9/2017 è il 7 settembre o il 9 luglio? Assicurarsi di utilizzare sempre gli stessi standard e di renderne il traduttore partecipe è un buon metodo di lavoro.

I pronomi relativi sono usati correttamente?

Anche se non sono strettamente necessari, in molti casi possono migliorare la comprensione del testo.

Le frasi sono sempre in forma attiva?

La forma attiva è più diretta, più comprensibile e più facile da tradurre.

Sono presenti le espressioni idiomatiche?

La maggior parte delle espressioni idiomatiche è intraducibile o presenta significati leggermente diversi a seconda del contesto. Si tratta di strutture che richiedono del tempo per essere tradotte in maniera congrua, rischiando comunque di risultare forzate nella lingua di destinazione. Meglio evitarle.

Seguire questo decalogo aiuterà sicuramente a evitare traduzioni poco fedeli, ritardi nel lavoro e, nel peggiore dei casi, ulteriori costi per la ritraduzione del contenuto. Buona scrittura!

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